Le Case dell'acqua in Emilia Romagna, un'iniziativa destinata ad aumentare

Le Case dell'acqua in Emilia Romagna, un'iniziativa destinata ad aumentare
Secondo quanto riportato dal censimento di Adriatica Acque aggiornato al 30 settembre 2015, sono 80 le Case dell’Acqua installate sul territorio dell’Emilia Romagna. Più precisamente se ne contano 27 nell’area di Forlì e Cesena sul territorio fornito da Unica Reti, 7 nella provincia di Modena, 16 in quella di Bologna, 1 in territorio ferrarese, 15 nel ravennate e 14 in provincia di Rimini.
 
Per quanto riguarda i 27 punti distribuiti sul territorio di Unica Reti, l’utilizzo di Case dell’Acqua e Sorgenti Urbane al posto dell’acqua minerale imbottigliata in plastica da 1,5 litri ha permesso il risparmio di 2.378.928 KG di CO2 che sarebbero stati emessi per la produzione e il trasporto di PET, 14.055.797 bottiglie da 1,5 litri non utilizzate e il cui mancato smaltimento (di PET) ammonta a 421.674 kg.
Sino alla stesura del Report grazie ai punti di distribuzione acqua hanno circolato sulle strade 937 Tir in meno, apportando anche un risparmio di 253.004 litri di carburante. Il mancato utilizzo delle bottiglie di plastica ha evitato l’uso di 843.348 litri di petrolio per la produzione dei recipienti in plastica.























Allargando l’orizzonte all’intero territorio dell’Emilia Romagna le Casette hanno erogato complessivamente 60.503.738 litri d’acqua di questi 41.888.665 naturale e 18.615.073 frizzante.
Anche in questo caso i dati evidenziano come, grazie alla buona pratica, si sia potuto ottenere un risparmio di CO2 derivante dalla produzione e dal trasporto di PET pari a 6.829.662 Kg, si sia evitato il consumo di 40.335.825 bottiglie di PET da 1,5 litri e si sia prevenuto l’onere di smaltimento di 1.210.075 kg di PET. Mentre il petrolio risparmiato per produrre le bottiglie da un litro e mezzo è stato di 2.420.150 litri.
 
In termini di trasporto questo ha significato 2.689 TIR non si sono messi in moto e quindi non hanno consumato 726.045 litri di carburante.
 
A beneficiare del processo virtuoso non è stato solo l’ambiente, ma anche la Pubblica Amministrazione che non ha dovuto occuparsi dello svuotamento di 50.420 cassonetti e i cittadini che hanno risparmiato 11.169.994 € all’anno per l’acquisto dei acqua in bottiglia (calcolando una media di 0,20 centesimi di euro al litro, costo medio delle acque in bottiglia in commercio, e considerando anche 0,05 centesimo di euro in più per l’acqua in bottiglia gassata).

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