Nell’Oceano del 2050 più plastica che pesci

Nell’Oceano del 2050 più plastica che pesci
Secondo il Report “The New Plastic Economy: Rethinking the Future of Plastic” stilato dalla Ellen MacArthur Foundation insieme al World Economic Forum e con il supporto delle analisi della McKinsey & Company, nel 2050 l’oceano sarà più pieno di plastica che di pesci.
Dal 1964 ad oggi la produzione annua di plastica è aumentata di 20 volte, raggiungendo solo nel 2014 ben 311 milioni di tonnellate e, stando alle prospettive di crescita ipotizzate dal rapporto, questa cifra è destinata a raddoppiarsi nei prossimi 20 anni, per poi quadruplicarsi entro il 2050.
La produzione di oggetti di plastica richiederà il consumo in 35 anni del 20% di tutte le risorse petrolifere esistenti, ben più del 6% attualmente utilizzato.
Un altro aspetto particolarmente critico evidenziato da Report è che solo il 5% della plastica prodotta viene correttamente riciclata, mentre il 40% finisce in discarca e il restante viene disperso nell’ambiente.
I dati raccolti dimostrano che ogni anno nell’Oceano vengono riversate 8 milioni di tonnellate di materiale plastico, come se ogni minuto un camion carico di rifiuti venisse scaricato in acqua. Se le regole di smaltimento non verranno modificate, le prospettive non saranno rosee: entro il 2030 saranno due i camion che ogni minuto riverseranno il loro carico nell’Oceano, e nel 2050 il numero si sarà ancora raddoppiato.
Per risolvere il problema gli autori del Report suggeriscono di rifarsi ai modelli dell’economia circolare, che sono poi gli stessi che vigono in natura, dove niente si tramuta in rifiuto ma tutto viene recuperato e riutilizzato.
Nel frattempo ai produttori di plastica si chiede di studiare e sviluppare materiali plastici che siano sempre più facilmente riciclabili e recuperabili.
Ad ognuno di noi, invece spetta l’introduzione o il consolidamento di buone abitudini, come ad esempio la riduzione delle bottiglie d’acqua attraverso l’utilizzo delle casette dell’Acqua distribuite sul territorio dell’Emilia Romagna.



























Images: ©Ellen Mac Arthur Foundation
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